testo dell’iscrizione “C. UTIANO C.F. POM. RUFO LATINIANO IIII VIR I.D. ITER INSTEIA M.F. POLLA SACERD. IULIAE AUGUSTA E VOLCEIS ET ATINAE OPTIMO ET INDULGENTISSIMO VIRO QUI EAM PUPILLAM ANNORUM VII IN DOMUM RECEPTAM PER “C. UTIANO C.F. POM. RUFO LATINIANO IIII VIR I.D. ITER INSTEIA M.F. POLLA SACERD. IULIAE AUGUSTA E VOLCEIS ET ATINAE OPTIMO ET INDULGENTISSIMO VIRO QUI EAM PUPILLAM ANNORUM VII IN DOMUM RECEPTAM PER HUNC DECURIONES VOLCEIANI INPENSA PUBBLICA FUNERANDUM ET STATUS EQUESTRI HONORANDUM CENSUERUNTLATINIAE M.F. POSILLAE…RI LATINIANI” ANNOS LV CUM SUMMO HONORE UXOREM HABUIT |
Ricostruzione di Vittorio Spinazzola “C(aio) Utiano C(ai) f(ilio) Pom(ptina) Rufo Latiniano, IIII vir(o) i(ure) d(icundo) iter(um) Insteia m(arci) f(ilia) Polla, sacerd(os) Iuliae Augustae Volceis et Atinae optimo et indulgentissimo viro, qui eam pupillam anno rum VII in domum receptam per annos LV cum summo honore uxorem habuit; hunc decuriones Volceiani inpensa pubblica funerandum et stauta equestri honorandum censuerunt. (in urbe) Latiniae m(onumentum) f(ecerunt) Posillae (tuto)ri Latiniani”. |
Traduzione di F. Curcio Rubertini “A Caio Uziano Rufo figlio di Caio, della tribù Pontina; quattuorviro iurisdicendo per la seconda volta In Latinia, per Insteia- Per 55 anni, e lui i decurioni Volceiani deliberarono Doversi seppellire ed onorare d’una statua equestre a publica spesa. Questo monumento eressero nella città di Latinia al tutore della piccina i cittadini Latiniani”. |
Il Mausoleo di Caio Uziano Rufo (I° sec. d.c.) Nella primavera del 1907, il nuovo proprietario del fondo, nella località denominata “Tempio”, Giuseppe D’Auria, alla presenza dell’amico e storico Francesco Curcio Rubertini, che spesso lo aveva sollecitato, iniziò gli scavi e trovò soltanto qualche moneta, cocci di vasi antichi e grossi massi di pietra calcare. Un giorno, però, il vomero, mentre arava, urtò un corpo duro e allora il D’Auria, per scoprire quell’intoppo, fece scavare a fondo, portando alla luce (cosa mirabile a vedersi) un enorme masso lavorato di pietra calcare con dei bellissimi fregi a rilievo e successivamente altri massi simili e un’iscrizione latina in caratteri romani, chiari e leggibili. Grandissima fu la soddisfazione del proprietario, che si impegnò a continuare gli scavi, e dei presenti. Fu avvisato il governo che inviò l’ispettore Luigi Fulvio, addetto ai monumenti e alle belle arti nel Museo di Napoli che riconobbe il pregio di quei lavori e ne fece una favorevole relazione al Ministero della P.I.. Successivamente fu incaricato dal Ministero il prof. Vittorio Spinazzola, direttore del Museo di San Martino, ora Museo Nazionale di Napoli e ispettore degli scavi, assistito dal deputato Gaetano Giuliano. Soltanto dopo tre anni, nel 1910, il prof. Spinazzola pubblicò inaspettatamente la relazione sulla scoperta del Mausoleo, esprimendosi con linguaggio squisitamente tecnico nella sua monografia “Polla e il Foro Popilio in Lucania”. Durante lo scavo, insieme con molti blocchi di rivestimento che nei secoli erano caduti, si mise in luce l’iscrizione incisa con la sua cornice su sette blocchi formanti un rettangolo, che era poggiato alla parete del Mausoleo. In origine doveva figurare ben maestoso: largo 12,20 metri di fronte e 12,78 metri di lato. Per effetto di un terremoto i blocchi di pietra, scalpellati e lavorati con arte e simmetria da uno scultore siciliano, restarono sotterrati. Oggi dopo alcuni lavori effettuati dalla Sovraintendenza ai Beni Archeologici di Salerno, l’area è stata recintata e corredata da pannelli esplicativi. I pezzi della dedica e della cornice sono stati ricomposti e sono stati collocati su un’impalcatura di ferro, simulando così la facciata del Mausoleo. |
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SCOPERTA DELL'ISCRIZIONE Il 9 ottobre 2019, il gruppo dell'Associazione ELOGIUM, rappresentato dal Presidente Gentile Augusto, il Prof. Manzione Giuseppe e Criscuolo Luigi, mentre era impegnato nell'opera di censimento dei numeri dei pezzi che giacciono a terra in ogni parte del terreno dove sorge il Mausoleo, nella parte sottostante dell'entrata, su un cucuzzolo, ricoperto da erbacce, ha trovato una pietra, sia pur mutilata, su cui è scolpita questa scritta: HIC LOCUS MONUMENTI EST "Questo è il luogo del monumento" (dal libro "alla scoperta dei Tesori Nascosti) | |
MAUSOLEO: scoperta dell'iscrizione |